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Lui & Lei

Il consenso informato (prima parte)


di ilcartomante
22.12.2021    |    204    |    0 9.0
"Anche accedere ad un'ufficio per disbrigare una pratica hanno delle nuove regole..."
Questo racconto, come tutti quelli che lo hanno preceduto, è una storia vera anche se cambiano i nomi delle persone e parzialmente i contesti nei quali sono accaduti.
Buona lettura
- La pandemia ha sconvolto tutto, dall'economia hai rapporti sociali e personali, dettando nuove regole per la nostra vita. Anche accedere ad un'ufficio per disbrigare una pratica hanno delle nuove regole.
A meta del mese di agosto mi sono recato in un'ufficio della mia città per avere notizie di una pratica che non si riesce a definire, fatta la prenotazione "on-line" e ricevuto il codice di conferma che consente l'accesso del pubblico agli uffici, il giorno stabilito mi presento all'ingresso.
Superati i controlli della temperatura e compilati gli immancabili questionari ho finalmente accesso alla sala di attesa. Sul display appare il mio numero e lo sportello che mi aspetta, raggiungo la postazione e la persona che mi sta davanti, riparata dalla barriera di plexiglass, alza lo sguardo e mi fissa in modo interrogativo.
- " mi aspettavo una Signora" mi dice con una bella voce profonda, io le rispondo che la pratica è della mia compagna e ho la delega per accedere al servizio, mentre le passo i fogli dallo spiraglio nel plexiglass lei si alza per andare a prendere alcune stampe e la guardo con attenzione.
Avrà una cinquantina d'anni, alta un metro e settanta con un corpo decisamente ben fatto, capelli corti brizzolati e un paio d'occhiali un po' antiquati che la rendono ancora più interessante. Mi ha decisamente colpito e "l'ormone" si mette in circolo.
E' veramente molto competente e controlla con attenzione i documenti che le porgo, una parte li trattiene altri li fotocopia, si alza alcune volte io la guardo un po' imbambolato, mi "attizza" sempre di più. Sicuramente se ne accorge, mi guarda e si accarezza il sedere, avvolto da un paio di jeans, per estrarre il suo cellulare ed appoggiarlo sul desk della postazione.
Andiamo avanti nel nostro confronto e nelle pieghe del colloquio si inserisce un buon feeling e mentre lei controlla e inserisce dati le faccio qualche battuta di apprezzamento, che sembra gradire.
Dopo circa mezz'ora mi dice cha abbiamo finito e ci farà avere la documentazione relativa alla pratica rivista e corretta. Le chiedo come e quando, mi risponde che la invierà per posta elettronica alla titolare del procedimento (la mia compagna che vive in un'altra città) oppure in una busta che passeremo noi a ritirare. Io opto per la soluzione busta e che avrei provveduto io al ritiro, per il motivo che sono io che la seguo direttamente.
Lei mi dice che è possibile in virtù della delega, mi porge un foglio e chiede di compilarlo indicando anche il mio numero di telefono e di firmarlo. E' il "consenso informato" per l'uso del suo cellulare, lo devo allegare alla pratica, la chiamerò quando sarà pronta.
Mentre mi alzo e la ringrazio mi complimento per la sua competenza e le propongo di prendere un caffè assieme, declina l'invito dicendomi che le avrebbe fatto piacere ma che in quel momento non le è possibile.
Dopo alcuni giorni, al primo mattino, ricevo una telefonata da un numero che non conosco ma che individuo come un centralino telefonico e rispondo. Per abitudine consolidata di resistenza allo "spam" non rispondo hai numeri che non conosco.
- "Sono la dottoressa *******, in giornata lascio la busta alla portineria domani mattina può passare a ritirarla"
Ringraziando per il suo impegno le manifesto il mio dispiacere per il mancato caffè.
Dopo una settimana ed il caffè l'ho dimenticato squilla il telefono, il numero non lo conosco ma una vocina mi dice di rispondere.
- "Buongiorno, sono Cristina la dottoressa ******* e la chiamo perché lei ha firmato il "consenso informato", è ancora valido l'invito per il caffè ?"
Rimango di stucco
- "Certamente Cristina, sicuramente un caffè ma anche altro e lascio scegliere a te"
Scoppia in una fragorosa risata, mi chiede se sono libero in questi giorni e alla mia risposta affermativa mi chiede di richiamarla dopo le 18.

A breve la fine della storia
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